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sabato 8 novembre 2025

Clarisse Ravello

A Ravello (provincia di Salerno), nel sud della regione Campania, è presente un monastero di clausura delle monache clarisse urbaniste. Questo è il loro indirizzo:

Monastero Santa Chiara
Via S. Chiara, 9
84010 Ravello (Salerno)

Tel. 089.857145

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Le monache clarisse, appartenenti all'Ordine di Santa Chiara, rappresentano una delle forme di vita religiosa femminile più antiche e rispettate all'interno della Chiesa cattolica. Fondato da Santa Chiara d'Assisi nel 1212, l'Ordine delle Clarisse si ispira direttamente alla spiritualità e agli insegnamenti di San Francesco d'Assisi, il quale fu il mentore e il guida spirituale di Santa Chiara. La vita delle clarisse è caratterizzata da una profonda dedizione alla preghiera, alla contemplazione e alla vita comunitaria, in un contesto di povertà, castità e obbedienza.

Le clarisse vivono in monasteri, spesso chiamati "clausura", dove la vita è organizzata secondo una rigida disciplina che mira a favorire la crescita spirituale e la comunione con Dio. La giornata di una monaca clarissa è scandita da momenti di preghiera, lavoro manuale e silenzio. La preghiera è il cuore della loro esistenza, e include la partecipazione alla Liturgia delle Ore, che comprende lodi mattutine, la preghiera del mezzogiorno, i vespri e la compieta serale. La preghiera personale e la meditazione sono altrettanto importanti, permettendo alle monache di coltivare una relazione intima con Dio.

Il lavoro manuale è un'altra componente essenziale della vita delle clarisse. Le monache si dedicano a vari tipi di attività, come la cucina, il giardinaggio, la produzione di oggetti sacri e la cura del monastero. Questo lavoro non è visto solo come un mezzo per sostenere la comunità, ma anche come una forma di preghiera e di offerta a Dio. Attraverso il lavoro, le clarisse esprimono la loro gratitudine per i doni ricevuti e la loro disponibilità a servire gli altri.

La vita comunitaria è un altro pilastro fondamentale della vita delle clarisse. Le monache vivono insieme in una stretta comunione, condividendo non solo gli spazi fisici ma anche le esperienze spirituali e le sfide quotidiane. La vita in comunità richiede un alto grado di umiltà, pazienza e amore reciproco. Le monache si sostengono a vicenda nella preghiera e nel lavoro, creando un ambiente di solidarietà e fraternità che riflette l'amore di Cristo.

La povertà è un altro principio centrale della vita delle clarisse. Le monache scelgono di vivere in semplicità, rinunciando ai beni materiali e dedicandosi completamente a Dio. Questo stile di vita è un richiamo alla povertà di San Francesco e Santa Chiara, che vedevano nella rinuncia ai beni terreni un mezzo per avvicinarsi a Dio e per vivere in conformità con il Vangelo. La povertà non è solo una scelta economica, ma anche un atteggiamento spirituale che implica fiducia in Dio e disponibilità a ricevere tutto come dono.

La castità è un altro voto fondamentale per le clarisse. Questo voto implica una dedizione totale a Dio e una rinuncia alle relazioni sentimentali e sessuali. La castità è vista come una forma di amore puro e disinteressato, che permette alle monache di dedicarsi completamente alla preghiera e alla contemplazione. La castità non è solo un'astinenza fisica, ma anche un atteggiamento interiore di purezza e di amore per Dio e per il prossimo.

L'obbedienza è il terzo voto che le clarisse pronunciano. Questo voto implica la disponibilità a seguire le regole del monastero e a sottomettersi all'autorità della superiora. L'obbedienza non è vista come una forma di sottomissione passiva, ma come una scelta libera e consapevole di seguire la volontà di Dio. Attraverso l'obbedienza, le monache imparano a mettere da parte il proprio ego e a vivere in armonia con la comunità.

La vita delle clarisse è anche caratterizzata da un forte senso di missione. Le monache non vivono in isolamento dal mondo, ma sono consapevoli della loro vocazione a pregare per il mondo e a offrire la loro vita come intercessione per tutti gli uomini. Attraverso la preghiera e il sacrificio, le clarisse contribuiscono alla salvezza del mondo e alla costruzione del Regno di Dio. La loro vita di preghiera e di contemplazione è un dono per la Chiesa e per l'umanità, un segno visibile dell'amore di Dio e della sua presenza nel mondo.

Le clarisse vivono in un contesto di clausura, che implica una separazione dal mondo esterno. 

sabato 1 novembre 2025

Clarisse Orvieto


A Orvieto (provincia di Terni), nel sud dell'Umbria, è presente un monastero di monache clarisse "urbaniste". Questo è il loro indirizzo:


Monastero San Bernardino
Via Soliana, 10
05018 Orvieto (Terni)

Tel. 0763.341345

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La spiritualità delle monache clarisse è un cammino di luce nascosta, una via silenziosa che conduce al cuore del Vangelo attraverso la povertà, la fraternità e la contemplazione. Figlie di Santa Chiara d’Assisi, queste donne consacrate vivono in clausura non per fuggire dal mondo, ma per abbracciarlo con lo sguardo puro della preghiera. La loro vita è una risposta radicale all’amore di Cristo, un’offerta totale che si consuma giorno dopo giorno nel silenzio del monastero, nella semplicità dei gesti, nella fedeltà alle piccole cose. La spiritualità clariana non è fatta di clamore, ma di profondità; non cerca visibilità, ma verità; non si impone, ma si dona. Le clarisse vivono la povertà come libertà, come spazio aperto all’incontro con Dio. Rinunciare al possesso significa per loro affidarsi completamente alla Provvidenza, vivere ogni cosa come dono, accogliere il tempo come grazia. Questa povertà non è tristezza, ma gioia: è la gioia di chi non ha nulla da difendere, nulla da trattenere, nulla da temere. È la gioia di chi si lascia amare, di chi si lascia trasformare, di chi si lascia condurre.

La preghiera è il respiro della loro anima. Non si tratta solo di recitare salmi o formule, ma di abitare la presenza divina, di lasciarsi plasmare dalla Parola, di diventare eco del silenzio di Dio. Le clarisse pregano per il mondo, per la Chiesa, per ogni creatura. La loro intercessione è discreta ma potente, perché nasce dall’amore, dalla purezza, dalla dedizione. Ogni ora del giorno è consacrata: dalla liturgia delle ore alla meditazione personale, dall’adorazione eucaristica al lavoro manuale, tutto è preghiera, tutto è offerta, tutto è comunione. Anche il lavoro, spesso umile e nascosto, è vissuto come partecipazione al mistero della creazione, come servizio alla comunità, come espressione di gratuità. Nulla è banale, nulla è inutile, nulla è separato da Dio.

La fraternità è il luogo dove la spiritualità clariana si fa carne. Le sorelle vivono insieme come una famiglia spirituale, condividendo gioie e fatiche, sostenendosi nel cammino, correggendosi con amore. La comunità è scuola di umiltà, di pazienza, di misericordia. Ogni relazione è purificata dalla preghiera, illuminata dalla Parola, custodita nella verità. La superiora, chiamata madre abbadessa, è guida e serva, sorella maggiore e custode del carisma. La vita comunitaria, pur nella clausura, è viva, dinamica, aperta alla grazia. Le clarisse non sono isolate, ma profondamente unite al mondo attraverso la comunione spirituale. Il loro monastero è come un cuore che pulsa silenziosamente, irradiando pace, speranza, luce.

La spiritualità delle monache clarisse è anche una spiritualità pasquale. Esse vivono la croce non come peso, ma come luogo di incontro, di trasformazione, di amore. La sofferenza, la malattia, la fragilità non sono negate, ma trasfigurate. Ogni prova diventa occasione di offerta, ogni limite diventa spazio di grazia. La loro vita è una continua rinascita, una continua conversione, una continua lode. Santa Chiara ha aperto una via che continua a essere percorsa da donne di ogni tempo e luogo, desiderose di vivere per Dio e per i fratelli, nel silenzio, nella povertà, nella comunione. Le monache clarisse, con la loro presenza discreta e luminosa, ci ricordano che la santità è possibile, che la bellezza è nascosta, che il cuore umano trova la sua pace solo in Dio.

sabato 25 ottobre 2025

Clarisse di Vicoforte (Cuneo)


Indirizzo delle Monache Clarisse di Vicoforte (Cuneo)

Monastero Santa Chiara
Via San Rocco, 5
12080 Vicoforte (Cn)


Al 31 dicembre del 2012 erano presenti nel monastero 17 monache Professe di voti solenni.

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Le monache clarisse, appartenenti all'Ordine di Santa Chiara, rappresentano una delle più antiche e venerate tradizioni monastiche femminili all'interno della Chiesa cattolica. Fondato da Santa Chiara d'Assisi nel 1212, l'Ordine delle Clarisse si ispira direttamente alla spiritualità e alle regole di vita dettate da San Francesco d'Assisi, il quale fu il mentore e guida spirituale di Santa Chiara. L'Ordine delle Clarisse è caratterizzato da una vita di preghiera, contemplazione e povertà, seguendo strettamente le direttive del Vangelo e le regole francescane.

Santa Chiara, nata a Assisi nel 1194, fu profondamente influenzata dall'insegnamento di San Francesco e decise di dedicare la propria vita a Dio, fondando un monastero femminile che seguisse le stesse regole di vita semplice e povera dei frati francescani. Il monastero di San Damiano, situato vicino ad Assisi, divenne il primo convento delle clarisse, dove le monache vivevano in clausura, dedicando la maggior parte del loro tempo alla preghiera, alla lettura delle Scritture e al lavoro manuale. La vita delle clarisse è caratterizzata da una rigida osservanza della regola di San Francesco, che include la povertà assoluta, l'obbedienza e la castità. Le monache clarisse non possiedono beni personali e vivono in comunità, condividendo tutto ciò che hanno. La loro giornata è scandita da momenti di preghiera, lavoro e silenzio, in un ambiente di profonda spiritualità e contemplazione.

L'Ordine delle Clarisse si è diffuso rapidamente in tutta Europa e oltre, attirando numerose donne desiderose di dedicare la propria vita a Dio. Le clarisse hanno fondato monasteri in molte città europee, diventando un punto di riferimento spirituale per le comunità locali. La loro vita di preghiera e sacrificio ha ispirato molti, e numerose donne hanno scelto di entrare in convento per seguire il loro esempio. Le clarisse hanno anche svolto un ruolo importante nella conservazione e trasmissione della cultura e della conoscenza, poiché molte di loro erano colte e dedite allo studio delle Scritture e della teologia.

La spiritualità delle clarisse è profondamente radicata nella devozione a Gesù Cristo e alla Vergine Maria. Le monache dedicano particolare attenzione alla preghiera del Rosario, che considerano un mezzo potente per avvicinarsi a Dio e ottenere la sua grazia. La loro vita è caratterizzata da una profonda umiltà e dedizione al servizio di Dio e degli altri. Le clarisse non solo pregano per la salvezza delle anime, ma spesso si impegnano anche in opere di carità e assistenza ai bisognosi, pur mantenendo la loro vita di clausura.

Nel corso dei secoli, l'Ordine delle Clarisse ha affrontato numerose sfide e trasformazioni. Durante la Riforma protestante e le guerre di religione, molti monasteri furono distrutti o abbandonati. Tuttavia, l'Ordine è riuscito a sopravvivere e a riorganizzarsi, mantenendo la sua identità e la sua missione. Nel XX secolo, l'Ordine ha vissuto un periodo di rinnovamento, con l'introduzione di nuove regole e pratiche che hanno permesso alle monache di adattarsi ai cambiamenti della società moderna, pur mantenendo la loro tradizione di vita contemplativa e di preghiera.

Oggi, le clarisse continuano a vivere secondo le regole di Santa Chiara, dedicando la loro vita alla preghiera e alla contemplazione. I loro monasteri sono sparsi in tutto il mondo, e le monache continuano a essere un esempio di fede e dedizione per molte persone. La loro vita di sacrificio e preghiera è un faro di speranza e spiritualità in un mondo spesso caratterizzato da materialismo e superficialità. Le clarisse rappresentano un ideale di vita cristiana autentica, basata sulla povertà, l'obbedienza e la castità, e continuano a ispirare molte donne a seguire il loro esempio.

In conclusione, le monache clarisse rappresentano una delle tradizioni monastiche più antiche e rispettate della Chiesa cattolica. Fondato da Santa Chiara d'Assisi, l'Ordine delle Clarisse si ispira alla spiritualità e alle regole di vita di San Francesco d'Assisi, vivendo in clausura e dedicando la loro vita alla preghiera, alla contemplazione e alla povertà.

sabato 18 ottobre 2025

Clarisse Faenza


Clarisse del Monastero Santa Chiara
Via della Croce, 16 
48018 Faenza (Ravenna)

Tel. e fax: 0546.21234

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Le monache clarisse rappresentano una delle più antiche e profonde espressioni di vita religiosa femminile all'interno della Chiesa cattolica. Fondate da Santa Chiara d'Assisi nel XIII secolo, queste religiose hanno incarnato un modello di vita monastica caratterizzato da una straordinaria profondità spirituale e da un radicale abbandono al divino.

La storia delle clarisse affonda le sue radici nel movimento francescano, nascendo dall'incontro spirituale tra San Francesco d'Assisi e Chiara Offreduccio, giovane nobildonna di Assisi che decise di consacrarsi totalmente a Dio rinunciando ai privilegi della sua condizione sociale. Nel 1212 Chiara fuggì dalla casa paterna per raggiungere San Francesco e ricevere da lui il primo abito religioso, dando vita a quella che sarebbe diventata l'Ordine delle Povere Signore, successivamente conosciuto come Ordine di Santa Chiara o delle Clarisse.

La spiritualità clarissa si contraddistingue per una dimensione di totale povertà e contemplazione. Le monache scelgono uno stile di vita estremamente austero, rinunciando a ogni possesso personale e dedicandosi interamente alla preghiera e alla meditazione. I loro monasteri sono luoghi di profondo raccoglimento, dove il tempo è scandito dalla preghiera liturgica, dal lavoro manuale e dalla contemplazione.

L'elemento distintivo della loro regola è l'osservanza della povertà. Diversamente da altri ordini religiosi, le clarisse rifiutano qualsiasi forma di proprietà, sia individuale che comunitaria. Questo radicale distacco dai beni materiali rappresenta per loro un cammino di libertà spirituale e di totale affidamento a Dio.

La giornata di una monaca clarissa è un intreccio armonioso di preghiera, lavoro e contemplazione. Sin dalle prime ore dell'alba, le religiose si alternano nella recitazione dei salmi, nella meditazione delle Scritture e nell'adorazione eucaristica. Il lavoro manuale - che può includere la preparazione di ostie, il ricamo, la scrittura, la cura dell'orto - non è considerato semplicemente un'attività pratica, ma una forma di preghiera e di partecipazione al piano divino.

Nel corso dei secoli, le clarisse hanno attraversato diverse stagioni storiche, adattando la loro forma di vita monastica pur mantenendo intatto il nucleo originario della loro vocazione. Hanno attraversato periodi di grande fervore spirituale e momenti di difficoltà, resistendo alle soppressioni degli ordini religiosi e mantenendo viva la loro testimonianza di fede.

Oggi, i monasteri clariani sono presenti in tutto il mondo, dai piccoli centri rurali alle grandi città. Nonostante il calo delle vocazioni che caratterizza molte realtà religiose contemporanee, questi luoghi continuano a rappresentare spazi di spiritualità e di preghiera, luoghi in cui la dimensione contemplativa resiste alle logiche frenetiche del mondo contemporaneo.

La vocazione clarissa è un vero e proprio cammino di trasformazione spirituale. Le monache scelgono di vivere una dimensione sponsale con Cristo, interpretando la loro esistenza come un dono totale e una risposta d'amore alla chiamata divina. La loro clausura non è quindi una forma di segregazione, ma un modo per concentrarsi interamente sulla relazione con Dio, intercedendo attraverso la preghiera per l'umanità intera.

mercoledì 15 ottobre 2025

Clarisse di Pietravairano

Le suore di Pietravairano sono tra le più stimate della Campania.

Nonostante vivano “nascoste al mondo” e recluse all'interno della clausura, le Suore Clarisse dell'Immacolata continuano ad aumentare di numero grazie alle numerose vocazioni di cui beneficiano. Il merito è tutto del buon Dio e dell'intercessione della Mediatrice di tutte le grazie, ma queste umili suore (in prevalenza giovani) cooperano ad attrarre vocazioni soprattutto mediante la potentissima arma della preghiera. Non riesco a spiegarmi diversamente questo forte interesse di tante ragazze per quest'ordine religioso.

C'è anche un altro motivo del successo vocazionale di queste zelanti seguaci di Santa Chiara: il loro stile di vita devoto. Quando un ordine religioso vive la propria vocazione in uno spirito di fervore e di profondo raccoglimento, si forma un'atmosfera di santità nella quale si vive d'amore per Dio e di carità fraterna per il prossimo, così come avveniva nelle prime comunità cristiane fondate dagli Apostoli. I giovani sono attratti dagli ordini religiosi nei quali si vive veramente lo spirito religioso e il carisma del fondatore dell'ordine. Invece gli istituti religiosi nei quali si vive in maniera rilassata e quasi secolarizzata, difficilmente riescono ad attrarre giovani postulanti.

Guardate la foto a lato, scattata in uno dei monasteri delle Suore Clarisse dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Sul volto della clarissa in primo piano si percepisce un senso di pace, serenità e raccoglimento interiore. Quando si vive distaccati dai beni terreni che tutti dovranno abbandonare nell'ora della morte, e il cuore è immerso in Dio che è amore infinito, il volto umano assume un atteggiamento spirituale che colpisce per la serenità che trasmette. Le suore di clausura non sono persone da “compatire”, come pensano stoltamente i mondani. Infatti, loro possono godere di gioie e consolazioni spirituali che è difficile poter provare vivendo in questo mondo pieno di distrazioni e dissipazioni che allontanano da Dio. Sant'Agostino insegna che il Signore ha creato il cuore umano per amare Lui, e quindi solo riposando in Dio il nostro cuore si sente in pace.

Le Clarisse dell'Immacolata non vanno confuse con le Francescane dell'Immacolata (altro ottimo ordine religioso di stretta osservanza). Si tratta di due ordini diversi, anche se sono legati da stretti vincoli di amicizia.

Cosa posso consigliare ad una ragazza desiderosa di entrare nelle Clarisse dell'Immacolata? Posso dire che attualmente è uno dei migliori ordini religiosi esistenti; un vero dono della Madonna alla Chiesa Cattolica. Il monastero di Pastena è stato chiuso per inagibilità, mentre il monastero di Pietravairano dovrebbe passare in gestione a un altro ordine. Per effettuare alcuni giorni di discernimento vocazionale nel loro monastero di Pietravairiano, è possibile contattarle presso il seguente recapito:

Monastero "Roseto S. Maria della vigna e degli Angeli"
c/o Santuario Santa Maria della Vigna
81050  Pietravairano   (Caserta)






La spiritualità di Santa Chiara d'Assisi rappresenta un capitolo straordinario nella storia della vita religiosa femminile, un percorso di profonda dedicazione a Dio che ha rivoluzionato il concetto di vita monastica nel XIII secolo. Chiara Offreduccio, giovane nobildile di Assisi, abbracciò con totale radicalità il messaggio evangelico di Francesco, suo maestro spirituale, fondando un ordine femminile che avrebbe profondamente influenzato la spiritualità cristiana medievale.

La sua vocazione nacque da un'intuizione rivoluzionaria: vivere il Vangelo nella sua forma più assoluta e povera, rinunciando a ogni privilegio mondano per aderire totalmente a Cristo. Chiara scelse la via della povertà estrema come forma suprema di libertà spirituale, rompendo con i modelli religiosi femminili tradizionali del suo tempo. La sua scelta di clausura non era una fuga dal mondo, ma un modo più intenso di abbracciare l'esistenza, trasformando il monastero in un luogo di preghiera, contemplazione e testimonianza evangelica.

Le monache clarisse seguono ancora oggi il carisma originario di Chiara: una spiritualità fondata sull'imitazione di Cristo povero e umile, sulla preghiera contemplativa e sulla fraternità. La loro vita è un continuo esercizio di spogliazione materiale e spirituale, dove ogni bene è condiviso e la comunità diventa segno di una relazione più profonda con Dio. La povertà per Chiara non era solo rinuncia materiale, ma un modo di essere totalmente disponibili all'azione divina, liberandosi dai legami che impediscono la piena realizzazione spirituale.

La dimensione contemplativa è centrale nella spiritualità clarissa. La preghiera non è un momento isolato, ma un atteggiamento esistenziale che permea ogni istante della giornata. Le monache vivono in un costante dialogo con Dio, alternando momenti di preghiera liturgica a istanti di meditazione personale, considerando ogni azione - dal lavoro manuale all'accoglienza - come un atto di adorazione e servizio.

L'esperienza spirituale di Chiara si caratterizza per una profonda dimensione sponsale, intendendo il rapporto con Cristo come un legame nuziale di totale dedizione e amore. Questo aspetto emerge chiaramente nei suoi scritti, dove l'intimità con Gesù diventa il centro dell'esperienza mistica. Le clarisse interpretano questa dimensione attraverso una vita di clausura che non è chiusura, ma apertura totale al mistero divino.

La fraternità è un altro elemento fondamentale. Diversamente dai modelli monastici precedenti, Chiara concepì una comunità fondata sulla reciprocità, sul rispetto, sull'accoglienza. Nei suoi monasteri, le gerarchie tradizionali vengono superate in favore di una relazione fraterna dove ogni sorella è uguale nell'appartenenza a Cristo. Le clarisse ancora oggi vivono questo ideale, creando comunità dove la diversità non divide, ma arricchisce l'esperienza spirituale comune.

L'eredità di Chiara si estende ben oltre i confini del suo tempo. Le sue monache hanno rappresentato e rappresentano un modello di femminilità religiosa che valorizza la tenerezza, la cura, l'ascolto come dimensioni spirituali profonde. Non guerriere o assertive, ma mediatrici di pace, custodi di una spiritualità che fa della mitezza e dell'accoglienza i suoi tratti distintivi.

Nei secoli, i monasteri clariani sono diventati luoghi di preghiera, ma anche di resistenza spirituale, di testimonianza evangelica, di supporto alle comunità circostanti. Le monache hanno mantenuto vivo un modello di vita che privilegia la contemplazione, la semplicità, la condivisione, opponendosi con la loro stessa esistenza alla logica del profitto e dell'individualismo.

sabato 11 ottobre 2025

Clarisse Filottrano



Monache Clarisse - Monastero Santa Chiara
Vicolo delle Monache, 9 
60024 Filottrano AN

Tel. 071.7220351


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Le monache clarisse rappresentano una delle realtà più affascinanti e profonde della tradizione monastica cristiana, un ordine femminile che ha saputo coniugare rigore ascetico, contemplazione mistica e impegno sociale fin dalla sua fondazione nel XII secolo. L’origine dell’ordine risale al 1198, quando San Francesco d’Assisi, mosso dal desiderio di offrire alle donne un percorso di vita dedicato interamente a Dio, affidò a San Bernardo di Quintavalle la creazione di una comunità di suore che seguisse la Regola di San Francesco. Il primo convento fu fondato a San Damiano, vicino a Assisi, e da lì si diffuse rapidamente in tutta Italia e in Europa, grazie anche al sostegno di nobili e patroni che vedevano nelle clarisse un modello di santità e di rifiuto del mondo materiale.

La Regola delle clarisse si basa sui voti di povertà, castità e obbedienza. Il loro giorno è scandito da otto uffici liturgici, con la celebrazione dell’Eucaristia al mattino e la recita della Compieta alla sera. Il silenzio è considerato un mezzo per ascoltare la voce di Dio; le suore parlano solo quando è strettamente necessario, e le comunicazioni con l’esterno avvengono per iscritto o tramite messaggeri.

Un aspetto peculiare dell’ordine è la pratica della “dichiarazione di povertà”, che impone alle monache di rinunciare a tutti i beni materiali, compresi i vestiti di lusso. Indossano un semplice abito di lana grezza, che simboleggia la loro totale dipendenza da Dio. Il velo copre la testa e il viso, segnalando la loro volontà di nascondersi al mondo e di dedicarsi interamente alla contemplazione. La vita di clausura è così rigorosa che, in molte comunità, le porte del convento rimangono chiuse per gran parte dell’anno, aprendo solo in occasioni particolari per accogliere pellegrini o per partecipare a eventi liturgici pubblici.

Nonostante la loro apparente distanza dal mondo, le clarisse hanno avuto un impatto significativo sulla società. Nel Medioevo, molte di esse gestivano ospedali, scuole e case di accoglienza per i poveri, dimostrando che la contemplazione non è incompatibile con l’attività caritatevole. Alcune clarisse, come Santa Chiara d’Assisi, sono diventate figure di riferimento per la difesa dei diritti dei più deboli e per la promozione della pace. La loro influenza si è estesa anche alla letteratura e all’arte: poeti e pittori hanno spesso ritratto le suore in momenti di intensa preghiera, sottolineando la loro capacità di trasmettere una spiritualità profonda e universale.

Nel corso dei secoli, l’ordine ha dovuto affrontare numerose sfide, tra cui guerre, pestilenze e riforme ecclesiastiche. Durante la Riforma protestante, molte comunità furono costrette a chiudere o a trasferirsi, ma la resilienza delle clarisse permise loro di sopravvivere e di rinnovarsi.

Oggi, le monache clarisse continuano a vivere secondo la stessa Regola di povertà, castità e obbedienza, ma con una consapevolezza più moderna delle esigenze del mondo contemporaneo. Molti conventi hanno aperto i propri spazi a visitatori, offrendo ritiri spirituali e momenti di preghiera condivisa. Alcune comunità hanno anche adottato tecnologie digitali per diffondere i loro insegnamenti, pubblicando testi sacri, meditazioni e riflessioni su piattaforme online, mantenendo così viva la loro tradizione di contemplazione anche nell’era della comunicazione globale.

La loro dedizione al silenzio, alla povertà e alla preghiera continua a ispirare non solo le donne che scelgono di entrare in questo ordine, ma anche tutti coloro che cercano un modello di spiritualità autentica, capace di trasformare il mondo interiore in un segno tangibile di pace e di amore per il prossimo.

giovedì 9 ottobre 2025

Clarisse di San Benedetto del Tronto

Monastero Clarisse
Via Valle d'Oro, 2
63039 San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno)

Tel. e fax: 0735.594751

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Le monache clarisse, appartenenti all'Ordine di Santa Chiara, vivono una vita di dedizione, preghiera e servizio, ispirata dall'esempio di Santa Chiara d'Assisi, fondatrice dell'ordine insieme a San Francesco. La loro vita è caratterizzata da una rigorosa osservanza della regola francescana, che pone l'accento sulla povertà, l'umiltà e la contemplazione. Le clarisse vivono in clausura, un ambiente di isolamento dal mondo esterno, che permette loro di dedicarsi completamente alla preghiera e alla meditazione. La clausura non è vista come una prigionia, ma come una scelta libera e consapevole per avvicinarsi maggiormente a Dio. Le monache trascorrono gran parte della loro giornata in preghiera, partecipando a liturgie e celebrazioni sacre. La preghiera è il cuore della loro vita, un momento di dialogo intimo con il divino. Oltre alla preghiera, le clarisse si dedicano anche al lavoro manuale, come la cucina, il giardinaggio e la produzione di oggetti sacri. Questo lavoro non è solo un mezzo di sostentamento, ma anche un modo per esprimere la loro fede e il loro amore per Dio attraverso il servizio. La vita comunitaria è un altro aspetto fondamentale della vita delle clarisse. Vivono in comunità, condividendo tutto, dalla preghiera al lavoro, alla vita quotidiana. Questa condivisione rafforza i legami tra le monache e crea un ambiente di supporto reciproco. La vita delle clarisse è anche segnata da momenti di silenzio e solitudine, che permettono loro di riflettere e approfondire la loro relazione con Dio. Questi momenti di silenzio sono considerati preziosi, poiché permettono alle monache di ascoltare la voce di Dio e di trovare pace interiore. La formazione delle giovani monache è un processo lungo e rigoroso, che include studi teologici, spirituali e pratici. Le novizie imparano a vivere secondo la regola francescana, a comprendere la spiritualità di Santa Chiara e a prepararsi per una vita di servizio e preghiera. La vita delle clarisse è anche caratterizzata da una forte tradizione di ospitalità. Nonostante la clausura, le monache accolgono spesso visitatori e pellegrini, offrendo loro un momento di pace e riflessione. Questo aspetto della loro vita è un segno della loro apertura al mondo, nonostante la scelta di vivere in isolamento. Le clarisse sono anche note per la loro dedizione alla cura dei malati e dei poveri. Molti monasteri clarissini hanno ospedali o centri di accoglienza, dove le monache offrono assistenza e conforto a chi ne ha bisogno. Questo servizio è visto come un'estensione della loro vita di preghiera e contemplazione, un modo per portare la presenza di Dio nel mondo. La vita delle clarisse è un esempio di come la fede e la spiritualità possano trasformare la vita quotidiana in un atto di amore e servizio. La loro dedizione alla preghiera, alla contemplazione e al lavoro manuale è un faro di speranza e ispirazione per molti. La loro scelta di vivere in clausura non è un rifiuto del mondo, ma una testimonianza della loro fede e del loro desiderio di vivere in comunione con Dio. Le clarisse continuano a essere un esempio di vita consacrata, mostrando al mondo che la vera libertà si trova nella dedizione a Dio e nel servizio agli altri.