Indirizzo delle Monache Clarisse di Bergamo:
Monastero Santa Chiara
Via Lunga, 20
24125 Bergamo
Al 31 dicembre 2012 nel monastero erano presenti 19 Professe di voti solenni, 1 Professa di voti temporanei e 1 novizia.
____________
La vita delle monache clarisse è un cammino silenzioso e luminoso, radicato nella spiritualità di Santa Chiara d’Assisi e vissuto nel cuore della Chiesa come offerta totale, preghiera incessante e testimonianza di povertà evangelica. Queste donne consacrate, ritirate nei monasteri di clausura, non fuggono dal mondo, ma lo abbracciano con lo sguardo puro della contemplazione e con il cuore aperto all’intercessione. La loro esistenza, nascosta agli occhi del mondo, è una fiamma che arde giorno e notte, alimentata dalla Parola, dalla liturgia, dal lavoro umile e dalla fraternità vissuta con intensità spirituale. Seguendo l’esempio di Chiara, che nel XIII secolo lasciò ogni ricchezza per vivere in radicale povertà accanto a Cristo, le clarisse scelgono di non possedere nulla, di non cercare visibilità, di non imporsi, ma di donarsi completamente. La povertà che abbracciano non è privazione, ma libertà: è rinuncia al superfluo per accogliere l’essenziale, è distacco dalle cose per vivere nella gratuità, è fiducia nella Provvidenza che ogni giorno provvede con discrezione e amore.
Il monastero è per loro casa e scuola, luogo di comunione e di silenzio, spazio sacro dove ogni gesto è preghiera e ogni parola è custodita. La giornata è scandita dalla liturgia delle ore, dalla celebrazione eucaristica, dalla meditazione personale e dal lavoro manuale. Ogni attività, anche la più semplice, è vissuta come partecipazione al mistero della creazione e come servizio alla comunità. Le clarisse non cercano l’efficienza, ma la fedeltà; non puntano alla produttività, ma alla presenza; non misurano il tempo, ma lo consacrano. Il loro lavoro, spesso nascosto e silenzioso, può essere artigianale, agricolo, domestico, ma sempre orientato alla sobrietà e alla bellezza. Nulla è banale, nulla è inutile, nulla è separato da Dio. Anche la sofferenza, la malattia, la vecchiaia sono accolte come parte del cammino, come occasione di offerta, come spazio di grazia.
La vita comunitaria è il cuore pulsante del monastero. Le sorelle vivono insieme come una famiglia spirituale, dove ogni relazione è purificata dalla preghiera, illuminata dalla Parola, custodita nella verità. La fraternità clariana è fatta di umiltà, di pazienza, di misericordia. Ogni sorella è chiamata a essere dono per l’altra, a servire con amore, a edificare con la propria presenza. La madre abbadessa non è una figura autoritaria, ma una guida spirituale, una sorella maggiore che accompagna con dolcezza e fermezza. Le decisioni sono prese in spirito di comunione, il discernimento è condiviso, la correzione è fraterna. La comunità, pur nella clausura, è viva, dinamica, aperta alla grazia. Le clarisse non sono isolate, ma profondamente unite al mondo attraverso la preghiera e la compassione. Il loro monastero è come un cuore che pulsa silenziosamente, irradiando pace, speranza, luce.
La vocazione clariana è una risposta profetica alle inquietudini del nostro tempo. In un mondo affannato dalla ricerca del possesso, del rumore, dell’apparenza, le monache clarisse testimoniano la bellezza del silenzio, della gratuità, della comunione. La loro vita, nascosta ma feconda, è un invito alla santità, alla pace, alla gioia che nasce dall’incontro con Dio. Santa Chiara ha aperto una via che continua a essere percorsa da donne di ogni tempo e luogo, desiderose di vivere per Dio e per i fratelli, nel silenzio, nella povertà, nella fraternità. Le monache clarisse, con la loro presenza discreta e luminosa, ci ricordano che la santità è possibile, che la bellezza è nascosta, che il cuore umano trova la sua pace solo in Dio.
