Clarisse del Monastero Santa Chiara
Via della Croce, 16
48018 Faenza (Ravenna)
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Le monache clarisse rappresentano una delle più antiche e profonde espressioni di vita religiosa femminile all'interno della Chiesa cattolica. Fondate da Santa Chiara d'Assisi nel XIII secolo, queste religiose hanno incarnato un modello di vita monastica caratterizzato da una straordinaria profondità spirituale e da un radicale abbandono al divino.
La storia delle clarisse affonda le sue radici nel movimento francescano, nascendo dall'incontro spirituale tra San Francesco d'Assisi e Chiara Offreduccio, giovane nobildonna di Assisi che decise di consacrarsi totalmente a Dio rinunciando ai privilegi della sua condizione sociale. Nel 1212 Chiara fuggì dalla casa paterna per raggiungere San Francesco e ricevere da lui il primo abito religioso, dando vita a quella che sarebbe diventata l'Ordine delle Povere Signore, successivamente conosciuto come Ordine di Santa Chiara o delle Clarisse.
La spiritualità clarissa si contraddistingue per una dimensione di totale povertà e contemplazione. Le monache scelgono uno stile di vita estremamente austero, rinunciando a ogni possesso personale e dedicandosi interamente alla preghiera e alla meditazione. I loro monasteri sono luoghi di profondo raccoglimento, dove il tempo è scandito dalla preghiera liturgica, dal lavoro manuale e dalla contemplazione.
L'elemento distintivo della loro regola è l'osservanza della povertà. Diversamente da altri ordini religiosi, le clarisse rifiutano qualsiasi forma di proprietà, sia individuale che comunitaria. Questo radicale distacco dai beni materiali rappresenta per loro un cammino di libertà spirituale e di totale affidamento a Dio.
La giornata di una monaca clarissa è un intreccio armonioso di preghiera, lavoro e contemplazione. Sin dalle prime ore dell'alba, le religiose si alternano nella recitazione dei salmi, nella meditazione delle Scritture e nell'adorazione eucaristica. Il lavoro manuale - che può includere la preparazione di ostie, il ricamo, la scrittura, la cura dell'orto - non è considerato semplicemente un'attività pratica, ma una forma di preghiera e di partecipazione al piano divino.
Nel corso dei secoli, le clarisse hanno attraversato diverse stagioni storiche, adattando la loro forma di vita monastica pur mantenendo intatto il nucleo originario della loro vocazione. Hanno attraversato periodi di grande fervore spirituale e momenti di difficoltà, resistendo alle soppressioni degli ordini religiosi e mantenendo viva la loro testimonianza di fede.
Oggi, i monasteri clariani sono presenti in tutto il mondo, dai piccoli centri rurali alle grandi città. Nonostante il calo delle vocazioni che caratterizza molte realtà religiose contemporanee, questi luoghi continuano a rappresentare spazi di spiritualità e di preghiera, luoghi in cui la dimensione contemplativa resiste alle logiche frenetiche del mondo contemporaneo.
La vocazione clarissa è un vero e proprio cammino di trasformazione spirituale. Le monache scelgono di vivere una dimensione sponsale con Cristo, interpretando la loro esistenza come un dono totale e una risposta d'amore alla chiamata divina. La loro clausura non è quindi una forma di segregazione, ma un modo per concentrarsi interamente sulla relazione con Dio, intercedendo attraverso la preghiera per l'umanità intera.

