Le donne che sentono nel proprio cuore di avere la vocazione matrimoniale, ma non riescono a trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente annuncio di un uomo che sta cercando una moglie davvero fedele agli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Cliccare qui per leggere l'annuncio.

mercoledì 15 ottobre 2025

Clarisse di Pietravairano

Le suore di Pietravairano sono tra le più stimate della Campania.

Nonostante vivano “nascoste al mondo” e recluse all'interno della clausura, le Suore Clarisse dell'Immacolata continuano ad aumentare di numero grazie alle numerose vocazioni di cui beneficiano. Il merito è tutto del buon Dio e dell'intercessione della Mediatrice di tutte le grazie, ma queste umili suore (in prevalenza giovani) cooperano ad attrarre vocazioni soprattutto mediante la potentissima arma della preghiera. Non riesco a spiegarmi diversamente questo forte interesse di tante ragazze per quest'ordine religioso.

C'è anche un altro motivo del successo vocazionale di queste zelanti seguaci di Santa Chiara: il loro stile di vita devoto. Quando un ordine religioso vive la propria vocazione in uno spirito di fervore e di profondo raccoglimento, si forma un'atmosfera di santità nella quale si vive d'amore per Dio e di carità fraterna per il prossimo, così come avveniva nelle prime comunità cristiane fondate dagli Apostoli. I giovani sono attratti dagli ordini religiosi nei quali si vive veramente lo spirito religioso e il carisma del fondatore dell'ordine. Invece gli istituti religiosi nei quali si vive in maniera rilassata e quasi secolarizzata, difficilmente riescono ad attrarre giovani postulanti.

Guardate la foto a lato, scattata in uno dei monasteri delle Suore Clarisse dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Sul volto della clarissa in primo piano si percepisce un senso di pace, serenità e raccoglimento interiore. Quando si vive distaccati dai beni terreni che tutti dovranno abbandonare nell'ora della morte, e il cuore è immerso in Dio che è amore infinito, il volto umano assume un atteggiamento spirituale che colpisce per la serenità che trasmette. Le suore di clausura non sono persone da “compatire”, come pensano stoltamente i mondani. Infatti, loro possono godere di gioie e consolazioni spirituali che è difficile poter provare vivendo in questo mondo pieno di distrazioni e dissipazioni che allontanano da Dio. Sant'Agostino insegna che il Signore ha creato il cuore umano per amare Lui, e quindi solo riposando in Dio il nostro cuore si sente in pace.

Le Clarisse dell'Immacolata non vanno confuse con le Francescane dell'Immacolata (altro ottimo ordine religioso di stretta osservanza). Si tratta di due ordini diversi, anche se sono legati da stretti vincoli di amicizia.

Cosa posso consigliare ad una ragazza desiderosa di entrare nelle Clarisse dell'Immacolata? Posso dire che attualmente è uno dei migliori ordini religiosi esistenti; un vero dono della Madonna alla Chiesa Cattolica. Il monastero di Pastena è stato chiuso per inagibilità, mentre il monastero di Pietravairano dovrebbe passare in gestione a un altro ordine. Per effettuare alcuni giorni di discernimento vocazionale nel loro monastero di Pietravairiano, è possibile contattarle presso il seguente recapito:

Monastero "Roseto S. Maria della vigna e degli Angeli"
c/o Santuario Santa Maria della Vigna
81050  Pietravairano   (Caserta)






La spiritualità di Santa Chiara d'Assisi rappresenta un capitolo straordinario nella storia della vita religiosa femminile, un percorso di profonda dedicazione a Dio che ha rivoluzionato il concetto di vita monastica nel XIII secolo. Chiara Offreduccio, giovane nobildile di Assisi, abbracciò con totale radicalità il messaggio evangelico di Francesco, suo maestro spirituale, fondando un ordine femminile che avrebbe profondamente influenzato la spiritualità cristiana medievale.

La sua vocazione nacque da un'intuizione rivoluzionaria: vivere il Vangelo nella sua forma più assoluta e povera, rinunciando a ogni privilegio mondano per aderire totalmente a Cristo. Chiara scelse la via della povertà estrema come forma suprema di libertà spirituale, rompendo con i modelli religiosi femminili tradizionali del suo tempo. La sua scelta di clausura non era una fuga dal mondo, ma un modo più intenso di abbracciare l'esistenza, trasformando il monastero in un luogo di preghiera, contemplazione e testimonianza evangelica.

Le monache clarisse seguono ancora oggi il carisma originario di Chiara: una spiritualità fondata sull'imitazione di Cristo povero e umile, sulla preghiera contemplativa e sulla fraternità. La loro vita è un continuo esercizio di spogliazione materiale e spirituale, dove ogni bene è condiviso e la comunità diventa segno di una relazione più profonda con Dio. La povertà per Chiara non era solo rinuncia materiale, ma un modo di essere totalmente disponibili all'azione divina, liberandosi dai legami che impediscono la piena realizzazione spirituale.

La dimensione contemplativa è centrale nella spiritualità clarissa. La preghiera non è un momento isolato, ma un atteggiamento esistenziale che permea ogni istante della giornata. Le monache vivono in un costante dialogo con Dio, alternando momenti di preghiera liturgica a istanti di meditazione personale, considerando ogni azione - dal lavoro manuale all'accoglienza - come un atto di adorazione e servizio.

L'esperienza spirituale di Chiara si caratterizza per una profonda dimensione sponsale, intendendo il rapporto con Cristo come un legame nuziale di totale dedizione e amore. Questo aspetto emerge chiaramente nei suoi scritti, dove l'intimità con Gesù diventa il centro dell'esperienza mistica. Le clarisse interpretano questa dimensione attraverso una vita di clausura che non è chiusura, ma apertura totale al mistero divino.

La fraternità è un altro elemento fondamentale. Diversamente dai modelli monastici precedenti, Chiara concepì una comunità fondata sulla reciprocità, sul rispetto, sull'accoglienza. Nei suoi monasteri, le gerarchie tradizionali vengono superate in favore di una relazione fraterna dove ogni sorella è uguale nell'appartenenza a Cristo. Le clarisse ancora oggi vivono questo ideale, creando comunità dove la diversità non divide, ma arricchisce l'esperienza spirituale comune.

L'eredità di Chiara si estende ben oltre i confini del suo tempo. Le sue monache hanno rappresentato e rappresentano un modello di femminilità religiosa che valorizza la tenerezza, la cura, l'ascolto come dimensioni spirituali profonde. Non guerriere o assertive, ma mediatrici di pace, custodi di una spiritualità che fa della mitezza e dell'accoglienza i suoi tratti distintivi.

Nei secoli, i monasteri clariani sono diventati luoghi di preghiera, ma anche di resistenza spirituale, di testimonianza evangelica, di supporto alle comunità circostanti. Le monache hanno mantenuto vivo un modello di vita che privilegia la contemplazione, la semplicità, la condivisione, opponendosi con la loro stessa esistenza alla logica del profitto e dell'individualismo.