Le donne che sentono nel proprio cuore di avere la vocazione matrimoniale, ma non riescono a trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente annuncio di un uomo che sta cercando una moglie davvero fedele agli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Cliccare qui per leggere l'annuncio.

martedì 30 settembre 2025

Clarisse di Roasio Santa Maria (Vercelli)

Indirizzo delle Monache Clarisse di Roasio Santa Maria (Vercelli)


Monastero Santa Chiara
Via Pietro Micca, 50
13060 Roasio Santa Maria (Vc)


Al 31 dicembre 2012 erano presenti nel monastero 7 monache Professe di voti solenni.

___________________


Santa Chiara d'Assisi, nata nel 1194 a Assisi, è una delle figure più venerate nella storia della Chiesa cattolica, nota per la sua dedizione alla vita religiosa e per il suo ruolo fondamentale nella fondazione dell'Ordine delle Clarisse. Figlia di una famiglia nobile, Chiara ricevette un'educazione rigorosa e fu avviata alla vita mondana, ma fin dalla giovane età mostrò un forte desiderio di dedicarsi a Dio. La sua vita cambiò radicalmente quando, a soli 18 anni, decise di seguire l'esempio di San Francesco d'Assisi, che aveva fondato l'Ordine dei Frati Minori. La notte di Pasqua del 1212, Chiara lasciò segretamente la casa paterna per unirsi a Francesco e alle sue sorelle, iniziando così una vita di povertà, preghiera e servizio.

La decisione di Chiara di abbandonare la sua vita agiata per abbracciare la povertà e la semplicità fu un atto di coraggio e di fede profonda. Insieme a Francesco, Chiara fondò il monastero di San Damiano, dove lei e le sue compagne vissero secondo una regola di vita austera e dedicata alla preghiera. La loro vita era caratterizzata da una rigorosa osservanza della povertà, della castità e dell'obbedienza, valori che Chiara considerava essenziali per una vita spirituale autentica. La sua dedizione alla preghiera e alla contemplazione divenne un esempio per molte altre donne che, ispirate dal suo esempio, scelsero di seguire la stessa strada.

La spiritualità di Santa Chiara era profondamente radicata nella sua relazione personale con Gesù Cristo. Lei stessa scrisse che il suo desiderio più grande era di "vedere Dio e amare Dio". Questa aspirazione la portò a sviluppare una vita di intensa preghiera e meditazione, durante la quale cercava di unire il suo cuore a quello di Cristo. La sua devozione alla Passione di Cristo era particolarmente intensa, e spesso meditava sulle sofferenze di Gesù sulla croce. Questa meditazione la portò a una profonda comprensione del sacrificio di Cristo e a una maggiore consapevolezza del valore della sofferenza nella vita cristiana.

La vita di Santa Chiara fu anche segnata da numerosi miracoli e visioni. Si dice che durante l'assedio di Assisi da parte delle truppe di Federico II, Chiara abbia pregato con tale fervore che riuscì a ottenere la protezione divina per la città. Secondo la leggenda, Chiara prese l'ostia consacrata e la sollevò verso le truppe nemiche, che improvvisamente si ritirarono in preda al panico. Questo evento è spesso ricordato come un esempio della potenza della preghiera e della fede di Chiara.

La spiritualità di Santa Chiara non si limitava alla preghiera e alla contemplazione, ma includeva anche un forte impegno verso la comunità. Lei e le sue sorelle vivevano in una comunità di amore e servizio reciproco, dove ogni sorella era considerata una parte essenziale del corpo mistico di Cristo. La loro vita era caratterizzata da una profonda umiltà e da un costante desiderio di servire gli altri. Questo impegno verso la comunità era un riflesso della sua fede in Cristo, che aveva insegnato ai suoi discepoli l'importanza dell'amore e del servizio.

La regola di vita che Chiara stabilì per le sue sorelle era estremamente rigorosa, ma anche profondamente spirituale. Essa includeva la preghiera continua, il lavoro manuale, il silenzio e la meditazione. La regola era basata sulla convinzione che la vita monastica dovesse essere un continuo dialogo con Dio, un dialogo che richiedeva disciplina e sacrificio. La regola di Chiara divenne un modello per molte altre comunità religiose femminili, che adottarono i suoi principi di vita austera e dedicata alla preghiera.

La vita di Santa Chiara fu anche segnata da una profonda amicizia con San Francesco. I due condividevano una visione comune della vita religiosa e lavorarono insieme per promuovere i valori della povertà, della semplicità e della preghiera. La loro amicizia era basata su una profonda stima reciproca e su una comune dedizione a Dio. Francesco spesso visitava Chiara e le sue sorelle a San Damiano, e i due scambiavano lettere in cui discutevano di questioni spirituali e di vita religiosa. Questa amicizia fu una fonte di ispirazione per entrambi e contribuì a rafforzare la loro fede e il loro impegno verso la vita religiosa.