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venerdì 19 settembre 2025

Clarisse Acquapendente

Nonostante vivano “nascoste al mondo” e recluse all'interno della clausura, le Suore Clarisse dell'Immacolata continuano ad aumentare di numero grazie alle numerose vocazioni di cui beneficiano. Il merito è tutto del buon Dio e dell'intercessione della Mediatrice di tutte le grazie, ma queste umili suore (in prevalenza giovani) cooperano ad attrarre vocazioni soprattutto mediante la potentissima arma della preghiera. Non riesco a spiegarmi diversamente questo forte interesse di tante ragazze per quest'ordine religioso.

C'è anche un altro motivo del successo vocazionale di queste zelanti seguaci di Santa Chiara: il loro stile di vita devoto. Quando un ordine religioso vive la propria vocazione in uno spirito di fervore e di profondo raccoglimento, si forma un'atmosfera di santità nella quale si vive d'amore per Dio e di carità fraterna per il prossimo, così come avveniva nelle prime comunità cristiane fondate dagli Apostoli. I giovani sono attratti dagli ordini religiosi nei quali si vive veramente lo spirito religioso e il carisma del fondatore dell'ordine. Invece gli istituti religiosi nei quali si vive in maniera rilassata e quasi secolarizzata, difficilmente riescono ad attrarre giovani postulanti.

Guardate la foto a lato, scattata in uno dei monasteri delle Suore Clarisse dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Sul volto della clarissa in primo piano si percepisce un senso di pace, serenità e raccoglimento interiore. Quando si vive distaccati dai beni terreni che tutti dovranno abbandonare nell'ora della morte, e il cuore è immerso in Dio che è amore infinito, il volto umano assume un atteggiamento spirituale che colpisce per la serenità che trasmette. Le suore di clausura non sono persone da “compatire”, come pensano stoltamente i mondani. Infatti, loro possono godere di gioie e consolazioni spirituali che è difficile poter provare vivendo in questo mondo pieno di distrazioni e dissipazioni che allontanano da Dio. Sant'Agostino insegna che il Signore ha creato il cuore umano per amare Lui, e quindi solo riposando in Dio il nostro cuore si sente in pace.

Le Clarisse dell'Immacolata non vanno confuse con le Francescane dell'Immacolata (altro ottimo ordine religioso di stretta osservanza). Si tratta di due ordini diversi, anche se sono legati da stretti vincoli di amicizia.

Cosa posso consigliare ad una ragazza desiderosa di entrare nelle Clarisse dell'Immacolata? Posso dire che attualmente è uno dei migliori ordini religiosi esistenti; un vero dono della Madonna alla Chiesa Cattolica. Il monastero di Pastena è stato chiuso per inagibilità, mentre il monastero di Pietravairano dovrebbe passare in gestione a un altro ordine. Per effettuare alcuni giorni di discernimento vocazionale in uno dei loro monasteri è possibile contattarle presso i seguenti recapiti:

Monastero "Roseto dell'Immacolata e Santa Chiara"
Via Malintoppa 10
01021 Acquapendente (Viterbo)

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Per scaricare gratuitamente delle meditazioni audio mp3 su interessanti argomenti religiosi che fanno bene all’anima, cliccare qui. 




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La spiritualità di Santa Chiara è una delle espressioni più profonde e radicali del monachesimo medievale, caratterizzata da una ricerca di totale abbandono a Dio, di povertà assoluta e di una vita comunitaria fondata sull’amore fraterno. Nata a Assisi nel 1194, Clara fu influenzata fin da giovane dalla figura di frate Francesco, con il quale condivise la stessa vocazione di rinnovare la fede cristiana attraverso un ritorno alle radici del Vangelo.

Il primo elemento distintivo della sua spiritualità è la povertà. Santa Chiara, insieme a Francesco, rifiutò ogni possesso materiale, credendo che la ricchezza fosse un ostacolo alla pura comunione con Dio. Questo rifiuto non era solo materiale, ma anche interiore: la povertà doveva liberare il cuore da ogni attaccamento, rendendolo più ricettivo alla grazia divina. La sua Regola, redatta da Francesco, stabilisce che le monache vivessero “senza nulla di proprio”, condividendo tutto con la comunità e con i poveri. Tale radicalità è evidente nella leggenda della “casa di seta”, dove Chiara, per difendere la sua casa dalle incursioni dei nemici, pregò affinché le mura si trasformassero in una coltre di seta impenetrabile, simbolo della protezione divina che avvolge chi si affida completamente a Dio.

Un secondo aspetto centrale è la preghiera contemplativa. Santa Chiara dedicava gran parte della giornata al canto dei salmi, alla recita del Rosario e alla meditazione silenziosa. La sua vita era un continuo alternarsi di momenti di lavoro manuale, come la tessitura e la cura dei malati, e di profonde esperienze di comunione con l’Altissimo. Questa dualità tra azione e contemplazione riflette la sua convinzione che il servizio al prossimo fosse una forma di preghiera, un modo per incarnare l’amore di Cristo nel mondo.

La fraternità è un altro pilastro della sua spiritualità. Le monache di San Damiano vivevano in una stretta comunione, condividendo non solo i beni materiali ma anche le gioie e le sofferenze. Chiara vedeva nella vita comunitaria un microcosmo del Regno di Dio, dove l’unità e la solidarietà erano espressioni concrete della fede. La sua capacità di mediare conflitti, di accogliere le povere e di offrire rifugio a chi era emarginato, testimonia una spiritualità che non si limitava alla contemplazione, ma si traduceva in azioni concrete di carità.

Infine, la fiducia in Dio permea ogni aspetto della sua esistenza. Quando, nel 1248, la città di Assisi fu minacciata da un incendio, Chiara pregò con fervore e, secondo la tradizione, la sua intercessione salvò la basilica di San Francesco. Questo episodio, seppur avvolto nella leggenda, illustra la sua ferma convinzione che la preghiera possa cambiare la realtà materiale. La sua vita, segnata da numerosi sacrifici e da una costante ricerca di perfezione spirituale, è diventata modello per le successive generazioni di suore e di laici.

La spiritualità di Santa Chiara si fonda su tre pilastri: povertà radicale, preghiera contemplativa e vita comunitaria fraterna, tutti animati da una profonda fiducia nella provvidenza divina. La sua eredità continua a ispirare chi, oggi, cerca di vivere una fede autentica, capace di trasformare il mondo attraverso l’amore, la semplicità e la totale dedizione a Dio.